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Cos’è la fibra di carbonio? Ecco a cosa serve e perché è importante

Grazie alle sue caratteristiche di leggerezza e resistenza, la fibra di carbonio è diventata il materiale d’eccellenza per la realizzazione di imbarcazioni sportive, per impianti dell’industria eolica e soprattutto nel settore dell’aerospazio. E dal 2013 grazie alla BMW, la fibra di carbonio, seppur con dei costi di produzione elevatissimi, è entrata anche nel mercato automobilistico.

Cos’è la fibra di carbonio?

Meglio conosciuta come CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer), la fibra di carbonio è un materiale sintetico rinforzato composto di filamenti che in genere si sviluppano intorno ad una resina, che le mantiene in posa e le protegge e con la quale si crea quello che definiamo un materiale composito resistente e leggero.
Tra le sue caratteristiche, oltre alle sovra citate leggerezza e resistenza, troviamo una bassa densità, discrete proprietà ignifughe, la resistenza agli effetti chimici e agli sbalzi di temperatura, nonché la capacità di isolamento termico.
Fu scoperta negli anni 50 ma solo circa 10 anni dopo si riuscì a sintetizzarla e ci vollero altri 10 anni ancora perché venisse commercializzata.

Quali sono i suoi impieghi nell’industria automobilistica?

Grazie alla sua resistenza e leggerezza, la fibra di carbonio è utile a ridurre il peso dei componenti elettrici dell’auto che limitano le capacità della batteria, soprattutto per quanto riguarda i modelli elettrici di ultima generazione.
Negli ultimi anni l’attenzione verso questo materiale è aumentata, Ford nel 2012 ha annunciato che presto tutte le loro auto sarebbero state composte da questo particolare polimero, anche se per alcuni è ritenuto perfino troppo resistente.
Nel frattempo, per necessità di sicurezza, è già in produzione il carbon-titanium fiber: una tela di carbonio e titanio studiata per aumentare la resistenza e ridurre la possibilità che la fibra finisca in frantumi dopo un impatto.
Cos’altro ci porterà il futuro?